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| Tevez: "Nel mio Paese Terry sarebbe morto"
LONDRA - Un affronto del genere, come quello compiuto da John Terry, difensore del Chelsea, nei riguardi dell'allora compagno Wayne Bridge non l'avrebbe passata liscia in Argentina. A ricordarlo, attaccando dunque il giocatore simbolo della Nazionale inglese, a cui Fabio Capello nei giorni scorsi ha tolto la fascia di capitano proprio per la relazione extraconiugale avuta con Vanessa Perroncel, ex compagna di Bridge, è Carlos Tevez, che attualmente milita con Bridge al Manchester City di Roberto Mancini. L'attaccante argentino, cresciuto nei sobborghi di Buenos Aires, ha infatti spiegato in un'intervista al 'Sun'che se un calciatore nel suo Paese fosse andato a letto con la fidanzata di un compagno di squadra "non sarebbe sopravvissuto". "Non puoi andare con la moglie di un altro giocatore, è sbagliato - sottolinea Tevez -. Terry non si è fatto nessuno scrupolo morale nei confronti di Bridge. Nel mio quartiere, se si fa così, o si perdono le gambe o non si sopravvive".
LA LITE FRA I DUE SABATO IN CAMPO - Sabato scorso Tevez e Terry, fra l'altro, sono stati protagonisti di un battibecco durante la partita vinta dal City per 4-2 in casa del Chelsea. L'argentino, però, nega che a scaldare gli animi siano stati fattori esterni al campo. "Non ho discusso con lui per questo, l'ho fatto perché mi ha tirato per la maglia e questo non mi piace. Ho avuto problemi anche con Ballack - conclude 'Carlitos' - ma sempre per motivi di gioco, nulla di personale".
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